...E mi parlò di un giovane che era innamorato di una stella. In riva al mare tendeva le braccia e adorava la stella, la sognava e le rivolgeva i suoi pensieri. Ma sapeva o credeva di sapere che le stelle non possono essere abbracciate dall'uomo. Considerava suo destino amare senza speranze un astro, e su questo pensiero costruì tutto un poema di rinunce e di mute sofferenze, che dovevano purificarlo e renderlo migliore. Tutti i suoi sogni però erano rivolti alla stella. Una volta, trovandosi di nuovo su un alto scoglio in riva al mare notturno, stava a guardare le stella ardendo d'amore. E nel momento di maggior desiderio fece un balzo e si buttò nel vuoto per andare incontro alla stella. Ma nel momento stesso del balzo un pensiero gli attraversò la mente: no, è impossibile! Così cadde sull'arena e rimase sfracellato. Non sapeva amare. Se nel momento del balzo avesse avuto l'energia di credere fermamente nel buon esito, sarebbe volato in alto a congiungersi con la stel
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Visualizzazione dei post da gennaio, 2006
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"Le sere turchine d'estate andrò nei sentieri punzecchiato dal grano, calpestando erba fina: sentirò, trasognato, quella frescura ai piedi. E lascerò che il vento mi inondi il capo nudo non dirò niente, non penserò niente: ma l'amore infinito mi salirà nell'animo, e andrò lontano, più lontano, come uno zingaro, nella natura - felice come una donna." (Rimbaud)
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© cluricaun - 2003 - Fata Linfa Mi dispiace per come ho voluto crederti, per come ho desiderato che fosse vero e per come sono rimasta solo io a fare bolle di sapone. Certe cose non si possono mai sapere prima, neppure l’acqua non lascia tracce e anche lei in certi casi non smette di scorrere. “Scusa, pensavo fosse più caldo qui e che ci fosse più aria tra noi” Invento le battute e mi scrivo il copione perché parole non sono più arrivate, solo quelle destinate all’altra me, no che non me ne vado ma permettimi di ingarbugliarmi come e quando credo. Poi tornavo e avevo perso certe cose e ne avevo acquistate altre ed altre mi erano state regalate, un bagaglio niente male ma piuttosto pesante, così mi preparavo all’appuntamento che certi treni so già perderli e sfoltivo i rami che mi erano cresciuti sui capelli mentre aspettavo e vedevo gli altri passare, un bacio, qualsiasi bacio ti porta qualcosa della persona che lo dà, aspettavo solo ditali, come Peter Pan, il bacio più puro. Così avev
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© cluricaun - 2005 - Laura Belem - Enamorados Ora che ci penso mi viene da ridere, quante volte avrei dovuto parlare e quanti pensieri ho saputo ascoltare. (da mesi fa, come una definizione, perché cercavo di capire, di cogliere tutto: “che scuote, dentro, che fa bene ma che fa anche male.” E poi mi ritrovavo nelle contraddizioni ed ero sempre del mio parere.)
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© cluricaun - 2005 - Bruna Esposito - Precipitazioni Sparse Che poi la parte più difficile stavolta sta a me, smettere di guardare nello specchietto retrovisore. Oh tu guarda quanta strada… aha, zero foglie e zero pozzanghere e zero sabbia e zero mare… è per quello che mi chiedo dove cavolo sto andando, resta il fatto che i passi portano naturalmente verso l’oggi. Sono pronta a contraddirmi non appena immagino di invertire i ruoli, ma che rabbia certi copioni! Ma se penso a me nel ruolo opposto, capisco anche certe indifferenze e certi silenzi e certe lacrime.