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Visualizzazione dei post da agosto, 2008

“Volo volo volo con i piedi nell’acqua e un caffè nella pancia per mangiare con te”

Ascolto una canzone che non conoscevo dei primissimi anni 90, è incredibile quanta tristezza in un testo e quanta serenità nell’interpretazione, una strana contrapposizione.   Ho pianto anche perché volevo assolutamente rientrare a casa, avevo bisogno del mio cane peloso che mi condizionasse gli orari, dell’essere raminga nel frigo, del continuare i sogni per tutta la mattinata senza che nessuno facesse rumore per svegliarmi come un’anti-noia.   Mio fratello ha dimenticato di venirmi a prendere, lo giustifico perché è innamorato, la cosa assurda è che non c’era davvero nessuno che tornasse a Roma quella notte, così ho dovuto restare una notte ancora ed è stata la peggiore, volevo andarmene di nascosto e invece ho dovuto disperarmi come una scema, svegliarmi al mattino con gli occhi gonfi, aprire gli occhi e vedermi distante, spostarmi ancora un po’ più lontano nel letto per non essere sfiorata neppure per errore, che non entrasse neppure una piccolissima cellula sotto la mia pelle, che

“Se mi dici che tu mi ami non ci credo però

Devo disegnargli un tatuaggio, gli piace un progetto così vasto per il suo corpo, un progetto indelebile che è il suo “per sempre”, perché ora non ha certezze e sentimenti che durino più dell’attimo in cui vengono espressi, mi chiede un disegno per la sua pelle, un disegno che sia per sempre e a me sembra di poter disegnare i baffi alla Gioconda!   Sono sopravvissuta a questa settimana di convivenza con disperazione e lacrime e alcol e rabbia, trovo molto incoerente tutto ciò, si può lasciare una persona in uno slancio di rabbia alcolica mentre i singhiozzi prendono il sopravvento? Oh, si che si può. Definitiva e cocciuta.   A lui prende la disperazione, mi riprende, non sa che farsene di me ma non sa lasciarmi andare. A me sembra l’ultimo disperato atto d’egoismo, chiedo di lasciarmi andare perché ho superato il limite, lui profetico vede che abbiamo ancora un pezzetto di vita insieme, io non vedo nulla se non la sua instabilità e i miei singhiozzi mentre chiedo di non essere sfiorata

Mi manchi

Sono l'antidoto ultimo per la solitudine. Degli altri. Mavaff!!!

E di nuovo cambio casa - Ivano Fossati

“L’Angelo e la Pazienza si accordano come si può”

Trastevere è la perdizione. Mi sono svegliata con un braccialetto in più e lui che mi chiede di spiegargli il mio messaggio… non ricordo d’aver scritto alcunché. Mi serve un etilometro che blocchi l’invio dei messaggi. Mi chiama per dire cosa fa, dico cosa faccio e ci salutiamo, telefonata tipica, chiudo sempre con amarezza, il messaggio tra quelli inviati era solo un messaggio di rabbia e amore sconclusionato, un bel miscuglio per dire che sono arrabbiata con lui in fondo, nel mio profondo fondo. La mia rabbia è solo perché non sono più importante d’una storia da raccontare. “Entra in questo amore buio, non perderti per niente al mondo” Il mio “Tienimi” di un anno fa adesso suona come una sfida senza volontà, lui mi tiene ma tutto del suo mondo mi dice d’andar lontano, a volte mi sembra davvero la sfida di chi lascia la mano per ultimo, “se ti perdo sono un coglione”, anche se ti ostini lo sei, persino mio padre mi dice che stiamo sbagliando, mi chiede perché a Ferragosto resto da sol

La sindrome del Come te nessuno mai.

Ho iniziato a inscatolarlo nella sua cartella per metterlo al pari degli altri, per togliermi l’idea dell’esclusività.

Happysodi vacanzieri con tentativo mancato di ordine temporale

Quattro donzelle in gonnella in partenza per Rodi Garganico, tramutato presto in Roduta di Culo, visto che la spiaggia libera è un recinto con alghe e schifume vario abbandonato esattamente nel recinto, il campeggio è si economico ma è anche pieno di famiglie accampate da mesi e fornite di tutto, dal tappo per la bottiglia alla televisione… potrebbero sentire la mancanza di Maria De Filippi, chi lo sa!   Non facciamoci prendere dallo sconforto! Cartina alla mano, la birra è buona e costa due euro, iniziamo a ragionare meglio, abbozziamo uno spostamento sperando in qualcosa di meglio verso Peschici, ci suggeriscono le baie, ci suggeriscono le grotte.   La prima mattina sguscio fuori dalla tenda alle 6,30 ma non è il sole a svegliarmi… chissà che è, attraverso il viale, il bar è ancora chiuso, stanno pulendo i bagni ma puzzano già, attraverso la strada e mi siedo oltre il recinto della spiaggia libera che tanto non c’è ancora il bagnino a cacciarmi, dopo un po’ passano due omini a sistem

Schizo

Da lontano altre mi sembrano me.

In sogno

Lo sogno spesso ultimamente, mi dice di fare gli esercizi… “Anche a mezzogiorno e cinque, quando ti svegli!”, sorride. Salgo le scale di casa sua, c’è altra gente intorno, seduti sui divani, sui braccioli dei divani, in piedi, clima familiare, sereno, chiedo dov’è il bagno o qualcosa del genere, mi porta, mi abbraccia. Sensazione d'affetto paterno. Famiglia.

03-08-08 (ore 03,11)

Scrivo a me perché non c’è più nessuno a cui indirizzar parole, nessuno a cui arriverebbero con un sorriso. Nessun sorriso forse. Aoh, me voglio lamentà pur’io!   Ho cancellato tutti i tuoi messaggi. Non ci faccio niente con te come eri prima. Servono solo a ricordarmi che cosa eri all’imperfetto.

Non ho poesie per lui.

Non trovo nessuna poesia adatta, nessuno pare aver scritto nulla, nella mia raccolta, non c’è niente a dipingere questo momento. Come donna-kamikaze mi tuffo su un treno impolverato ad alta velocità con gli occhi scoperti, “Quanto sei determinata!”, determinata un tubo, sto qua dritta controvento per proteggermi. Come ha detto Natale: “Ognuno di noi ha diritto ad essere depresso… per venti minuti!”, perciò sembro determinata, perché non ho nessuna voglia di stare a lagnarmi più del necessario. Ho ascoltato al telefono un’ora di lamentele da bruco nel bozzolo, cercando di tirarlo su mentre mi buttava giù, ho ascoltato cose tipo “Me ne andrei sei mesi a lavorare su una crociera ma non so dove sistemare i cani” o cose come “Non vengo al 50° compleanno di tua madre perché non ho voglia di sorridere per finta, lo faccio già tutta la settimana”, già perché invece io non vedevo l’ora d’andare al battesimo del figlio del cugino o peggio ancora al matrimonio dell’ex ragazza! Ma chiaramente supe