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Visualizzazione dei post da maggio, 2006
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Torta di mele rosse e cannella. è durata due giorni!!!
(03,16) Micky sempre più insonne; lasciva, con Schiele sopra al letto; speranzosa, con due gocce di lavanda sul cuscino per rilassarsi; stronza, con sempre più vermi nella testa; sognatrice, con ancora cento stelle da appendere al soffitto; cercatrice, con ore e minuti fatti di pigmenti e di olio; viaggiatrice, con chilometri da condividere veloci. ...e chissà quale ascolti tu e chissà per quanto ancora... Mi mancano un pò quei treni e quel sorriso, ma è stata una settimana un pò dura e le punture di antibiotico difendono da una parte e stroncano un pò dall'altra... domani ne voglio iniziare un'altra come dico io! Da domani mi riprendo tutto, pure le notti! Metto tutto in dei quadri a volte e non vale la pena, per me sarebbe molto più facile farne di quadri, mi darebbe meno pensieri. ... io non sono strana, sono solo un pò stanca. Buon lunedì, buon inizio di settimana! *
Io non sono strana, sono solo un po’ stanca.
08-05-06    (01,27) La Via.
08-05-06    (01,21) Delle volte ho creduto in quel nulla bieco.   Vorrei che fosse felice e vorrei lo stesso per me. Vorrei insegnargli cosa vuol dire sorridere col cuore. Vorrei imparare   (Sto avendo una visione distorta di te, di te che ridi con plastica e che hai aperto l’uscita d’emergenza per mandar via i pensieri, così da darmi un quadro frivolo che non meriti, che non merito, che non mi merito)   a non impegnarmi il tempo vuoto.   Ho visto Cassandra e non riesco a leggere le scritte sul guscio. Rallenta per favore.
08-05-06    (00,57) Dovrei dire chiaramente, riprendere a scrivere, sbloccare di nuovo il flusso di coscienza, senza trattenere che non è neppure conservare per sé ma è solo lasciar correre e non voler ricordare.
08-05-06    (00,56) Oggi ho intrecciato spighe di grano e ho desiderato solo sole per lui.
08-05-06         (00,54) Io, che non so neanche che vuol dire urlare, ma che so chiudermi bene.
29-04-06         (11,08) Io non ho più parole e mi sembra sempre troppo indicativo. “Io non so cos’è la morte, non so che pensare o come dovrei stare o cosa dovrei dire” “Tu hai sempre il tuo mondo” Certo… anche io oggi non ho parole, ho i miei colori, ritrovo Penelope, alzo il volume, non ho più fogli, dico: Ti prego, credimi. Alza il volume. A volte forse parlo troppo piano o troppo velocemente, altre volte invece non si vuole stare a sentire. Mi pare che tutto verta intorno alla comodità. Ma vite intere proprio! C’è ancora un sole azzurro, non riconosco i quadri, non riconosco i Maestri. Quando dico “importante” si sorvola, le parole occupano una bassa percentuale della comunicazione. La voce dentro spinge forte. Costruisco il mio arcobaleno.