Ho un'innata capacità nel dimenticare la macchinetta del caffè sul fuoco.
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Visualizzazione dei post da settembre, 2007
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Vado al parco senza cane perché terrorizzato da queste cazzo di miccette che sparano (e siamo a Settembre ma che diamine ti spari?! Che festeggi l’inizio della scuola?! E soprattutto ma non esistono più i giochi di strada?!). Schiele s’è nascosto sotto al letto, a tradimento l’ho fatto arrivare in un’altra stanza e l’ho inguinzagliato, sotto al portoncino s’è seduto ed era deciso a non proseguire allora l’ho portato in direzione opposta al parco, gli ho fatto fare il giro del palazzo che lui ha guarnito con due lunghissime pipì, dopodiché… sempre a tradimento, l’avrei portato in direzione parco dove c’è l’area cani e dove avrei potuto slegarlo senza farmi trascinare e lui avrebbe potuto nascondersi sotto alla panchina perché, lui si che lo sa, queste dannate michette sono un pericolo micidiale per l’umanità e anche per l’animalità, che ne volete sapere voi altri che non avete il tartufo! Tutti sotto coperta! Tutti sotto
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Ho un suono di sassofono tra qualche ricordo estivo e per la prima volta ascoltavo quel suono da vicino e per la prima volta non era un sassofono dalla finestra ma ero io nella finestra, era la prima estate da irreversibilmente felice. (ricordo di Sessa Aurunca) Pane e cioccolata e un bicchiere di latte freddo mentre salto nei suoni di due diversi nuovi album di diverse voci di donna. (Cristina Donà - La Quinta Stagione e Patrizia Laquidara - Funambola) Non mi va più la patente, ho perso entusiasmo col finire dell’estate. In compenso ho da raccontare che alla mia prima guida i carabinieri mi hanno fermata e detto: “Come mai scappa quando vede i carabinieri?” , io che non so manco mettere la terza ma come diavolo faccio a scappare? Mah! Ho il foglio rosa vicino alla carta d’identità, devo tramutarlo in patente perché ormai ho pagato e perché sennò non me la prendo più! Sono stata in Abruzzo dall’abruzzicman, poi a casa (Roma), poi di nuovo in Abbruzzolandia e poi di nuo
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Guardo la foto, forse era Aprile, sui sassi piovuti dal cielo in blocchi di mattoni cubici quadrati che la mia mente alla fisica quantistica gli fa un baffo, i cubi in accordo con la camicia a quadretti nel suo lato serio e il cielo in accordo con gli occhi che dirlo è anche banale, quello che mi stupisce è che mi rendo conto ora, dalla foto, del profilo del viso perfetto in controluce che sembra un improbabile capoindiano con gli occhi azzurri.
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Oggi, mancanza forte di abitudine mancata. Rientro dalle vacanze. Disintossicazione in atto. Forzata solitudine. Si ritorna a contare i weekend. 10-08-07 Tutte le volte che ho scelto di dormire a destra Avevo a sinistra occhi veri. 06-08-07 Mi piace partire, è che non mi piace andar via. 15-07-07 Mi manca solo lamentarmi. 13-07-07 Sono dogsitter nell’animo!
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Penso di avergli sempre chiesto di portarmi dove non ero, dove potevo essere l’eccesso senza freni e senza giudizi, come un rave in un bosco salentino, entrare col buio andare col giorno per mano. Portarmi sotto le casse, portarmi tra sfascioni di sostanze sconosciute solo a me, portarmi nell’”amo tutti”. (senza data, questo è perché continuo a legarmi al passato, questo è perché mi piace un sacco lamentarmi di quanto so stata male di quanto so stata scema di quanto… ah che palle! Ma questo è anche perché scrivere del passato mi permette di chiudere meglio i capitoli, come ribadire The End)