29-04-06        (11,08)


Io non ho più parole e mi sembra sempre troppo indicativo.


“Io non so cos’è la morte, non so che pensare o come dovrei stare o cosa dovrei dire”


“Tu hai sempre il tuo mondo”


Certo… anche io oggi non ho parole,


ho i miei colori, ritrovo Penelope, alzo il volume, non ho più fogli, dico:


Ti prego, credimi.


Alza il volume.


A volte forse parlo troppo piano o troppo velocemente, altre volte invece non si vuole stare a sentire.


Mi pare che tutto verta intorno alla comodità.


Ma vite intere proprio!


C’è ancora un sole azzurro, non riconosco i quadri, non riconosco i Maestri.


Quando dico “importante” si sorvola, le parole occupano una bassa percentuale della comunicazione.


La voce dentro spinge forte.


Costruisco il mio arcobaleno.

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