16-07-10 (18 e qualcosa, Villa Gordiani, Io & Schiele) (Sulla setta) Pensavo a Loredana, al “Pronto, puoi aiutarmi?” e al “…non importa aspetterò mercoledì…impazzirò da sola!” e alle lacrime negli occhi, al credere di poter, realmente, impazzire, al di là dei modi di dire. Ci sono dei meccanismi psicologici che un Maestro dovrebbe poter prevedere, non ci vuole molto… una volta che ti sei “messa nelle mani” di un Maestro, perché così ti è stato insegnato, ad affidarti completamente, a fare ciò che lui ti suggerisce, ti accenna, ti induce a fare direttamente, lui sa perfettamente – perché è il tuo Maestro – che tu farai o che tu non farai ciò che lui ti dirà di fare, sempre nel nome di una libertà individuale e di un rapporto personale con il Maestro e del segreto che va mantenuto in quella stanza. La libertà di cui ampiamente si parla, dov’è? Nella scelta – libera – di farsi manipolare? Nella dipendenza psicologica? O nel potersene andare? Allora, grazie Alfre
Volevo il sogno e vorrei spezzare l'incanto, ho cercato la magia e vorrei rapportarmi con la verità che "non è nient'altro che una cazzata originale", come se avessi il bisogno ferreo di guardarti dentro e capire, andare a fondo e semplicemente dire, siamo mai stati in silenzio senza baciarci?
Entro in ascensore e trovo un cartellino adesivo: “I nostri amici cani non possono entrare” Chiaramente lo stacco perché non ha alcun senso se non quello di voler rompere le scatole. La cosa assurda è che se io domani mettessi un cartello del tipo: “Se hai una caramella al limone in tasca non puoi entrare. (Assurdo per assurdo!)” Nessuno mi prenderebbe sul serio. Anzi… da domani lo faccio: attacco un cartello assurdo al giorno. Quantomeno la gente si fa due risate invece di rompere le scatole. Ci sono pure andati a spendere i soldi per comprare il cartellino! Ci tengo a precisare che se i cani sono ammessi nel condominio, e da me lo sono perché persino il portiere ne ha uno, sono anche ammessi negli spazi condominiali, legati ovviamente (e non so se devono avere anche la museruola, mi informerò, a voler esser pignoli!), fino a prova contraria l’ascensore è uno spazio condominiale (o no?! O è solo della signora dell’ottavo piano?! Bah!). Ma poi ripensandoci... sono pure ipocriti, "
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