Accontento Akire e aggiorno. :P

Ieri mattina ho avuto una mattinata con i fiocchi, la riunione con i genitori del bimbo e le maestre è andata bene, la logopedista non si è presentata, siamo uno staff allineato con le idee e le strategie e per ora tutto fila liscio anche se il pargolo inizia ad avere delle difficoltà, certe volte mi guarda con la testa tra le nuvole che vorrei andarci pure io ma il mio compito è riportarlo con i piedi per terra per cui non posso appendermi alla sua nuvoletta.

 

Torno a casa, dormo 10 minuti, 10 solamente e porto giù Schiele a velocità supersonica perché poco dopo ho una lezione di guida, trafelata come sempre vado all’autoscuola e l’omino mi dice che l’istruttore è dovuto andare via e che se voglio posso aspettare 45 minuti e fare la lezione con l’altro istruttore… non capisco perché non mi abbia telefonato per avvisarmi, eppure la bolletta credo che la paghi! Rimpiango i minuti di sonno mancanti e prenoto la visita per un altro giorno.

 

Torno a casa e colta da pigrizia maldestra decido che non andrò in palestra.

Ma il senso di colpa è lì che si affaccia e come se non bastasse mi manda un messaggino il mio maestro di pittura che ha centonovanta anni e credo che abbia imparato a mandare sms proprio per tentare di rintracciarmi, il suo messaggio inizia così: “Ciao, sono 12 mesi che non ti fai sentire…” Aaaaargh! Ecco il senso di colpa sempre più alto che ormai mi si è dipinto in faccia.

M’è ritornata la vigliaccheria dei 15 anni, di quando non esistevano i cellulari e davo buca ai ragazzi per poi sparire per sempre, che se conoscessi una così oggi la trasformerei in un pesce rosso per costringerla ad imparare come ci si comporta in una società di altri simili.

So perfettamente che chiamando il maestro pittore (che poi è quello che somiglia al Cappellaio Matto solo che non ride mai!) mi sentirei meglio dopo, d’altra parte dovrei raccontargli che è stato un anno difficile e che non sono potuta andare più alle sue lezioni e che non potrò neppure andarci ora perché non ho più tempo per fare un tubo ma la vigliaccheria da quindicenne m’è tornata come il singhiozzo e devo riuscire a debellarla.

 

Considerazioni:

Mai avrei pensato ad una regressione simile perché so d’esser stata una fuffona in passato, ma credevo che fosse passato, appunto!

La pigrizia alimenta il senso di colpa, questa cosa non mi piace, significa che ho più doveri.

Prima per me era assolutamente impensabile il pisolino pomeridiano, ora se riesco a dormire anche solo 10 minuti sento che sto meglio, ergo, son vecchietta e pressata, ho bisogno di droghe naturali o meglio ancora di ritmi umani ma visto che quest’ultima cosa non è attuabile dovrò ricorrere alla santa Maca e al Ginseng e chi più ne ha più ne metta.

 

Varie:

Sento il bisogno di Fiori di Bach.

Voglio fare il sapone. No, non voglio trasformarmi in saponetta ma voglio creare saponette!

Per domani ho preso un permesso al lavoro e la motivazione è un impegno urgente familiare, in effetti io e la cuginaprenestina andiamo a tagliarci i capelli.

Commenti

  1. Vedi di non fare danni come ha fatto Netta.

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  2. ciao cluriiiiii!! Ti aggiungo subito ai miei link! Un bacio stella!

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  3. Così ci metti una bella fotina sul forum!

    Mi ci devo mettere anch'io...

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  4. Brava la mia capa!Così ti voglio!Casinara,incasinata e coi capelli appena fatti!

    Ti adoro!

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  5. Have a happy samhain!

    Kiss

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  6. io so che tu farai un sapone fantastico. lo so, parola di nonna papera.

    Edera

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  7. felice samhain alla capa migliore del mondo! Un bacio!

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  8. Felice Samhain ^^

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  9. Corti corti?=

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  10. anch'io sto diventando una vecchietta.. ed è così rassicurante!

    abbraccio

    alelale

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  11. Ciao saponetta :)

    Di sapone ne abbiamo bisogno tutti, qualcosa da lavare ne abbiamo, comunque, anche se siamo puliti-pulitissimi.

    Ti capisco, io creo un network di 10.000 persone e poi sparisco sempre, cercando di ritornare.

    Ma alla fine sparisco.

    Ti sono venuto a trovare, poi alla fine una l'ho recuperata, e pure tu alla fine!

    Un bacione!

    Gab

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  12. Che spettacolo. E la pigrizia alimenta non solo i sensi di colpa, ma anche i rimpianti, i rimorsi e i chili di troppo.

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