Gli arretrati








10-10-09


L’amore non guasta. E’ guasto.


 


13-10-09   (02,22)


Lo ha razionalizzato lui un mio pensiero che era già vecchio e dedicato ad un altro ma si sa che il narcisismo e l’egoismo vivono in ogni relazione umana, ha detto: “Se mi vuoi mi devi prendere”, non era tanto diverso il mio: “Tienimi”, era senza ricatti, era puro imperativo con ricatto sottinteso.


Dunque… di fronte al primo silenzio altro che “…mi devi prendere”! Io mi dileguo e vaffanculo, qua nessuno ha più il coraggio di inseguire nessuno e allora se mi vuoi io sto qua e vieni a ricordarti di quanto sono bella. Ahah!


 


17-10-09


Io sono una che dice bugie e le trasforma in realtà. Psicopatica, direbbe qualcuno.


Sono anche una a cui non puoi dire bugie… il cuore le avverte, la testa non vuol vedere e abbocco così bene che mentirmi è una vera crudeltà e io ho avuto un ragazzo crudele ma Dio mi ha salvata col dono del cinismo.


 


07-12-09


Si attacca alle piccole cose per crederci… a messaggi vecchi di sei mesi.


Da qualche parte dovrà pur esserci quell’amore!


Si. Affanculo, per esempio.


 


Non è sano prenderti a pugni mentre sorrido… tipo ti odio ma tu amami lo stesso.


 


La vera verità è che voglio svegliarmi domattina da sola alle due del pomeriggio, non voglio parlare con nessuno fino alle sette di sera e voglio pranzare alle cinque di mattina.


Voglio stare sola ma con le attenzioni di tutti. Mi curerò. Prometto.


Nel mentre lasciatemi in pace anche se mai dovessi cercarvi.


 


Dipingo un po’, scrivo un po’, vivo un po’. Tutto mediocramente.


 


Come sempre sa come va a finire, peggiore di uno spoiler. Anticipa sempre il mio finale.


“Tanto tu non mi cercherai perché tu non cerchi le persone, perché è più facile scappare”.


 


(00,40)


La sciamana sul comodino e mia madre che tossisce somatizzando non so cosa da circa quattro mesi mentre gioca al computer con giochini che amavo a sedici anni, mio padre invece è a letto dall’ora in cui mi mandava a letto quando ne avevo sei. Se non avessi scelto la stanza grande ora non sarei così depersonalizzata in questa casa, la stanza di passaggio sarà pure luminosa e nuova ma ora che mi ci sono abituata capisco che mi toglie sempre di più quell’identità che vuol cambiare tutto.


 


11-12-09   (01,02)


L’unica cosa che avevamo era la costruzione di nuovi ricordi fatti di giornate a festa, uno di questi era una casa composta da una bocca e un ramo di Natale.


Avremmo avuto un finale da inventare e ci illudevamo continuamente con nuovi inizi.


Io ricomincio sempre da zero perché ho uno sguardo troppo oculato sul mio passato e sulle mie difese per continuare… così azzero tutto.


Lui ha inventato un ballo odioso con mani avanti e un passo avanti e due indietro, alternandone la quantità.


Io, altrettanto odiosa, ballo da sola, un piede scalzo e l’altro in tre scarpe che uso per non perdere l’equilibrio.


Non prometto più niente. Le mie buone intenzioni durano tutto il tempo di una sola telefonata.


 


Si proclama strumento per rendermi un suo strumento.
Ancora una volta gradirei il silenzio meschino all’ipocrisia vigliacca.


(Per esempio a me non verrebbe mai in mente di scrivere la stessa cosa anche ad un’altra persona… ma cos’è?! Mancanza di fantasia o autocelebrazione dei proprio meravigliosi sentimenti?!)


 


Cercano di coprire i buchi della via ma non hanno abbastanza cemento.


 


13-12-09   (05,15)


Mia nonna me lo diceva di non masticare da sdraiati, ma forse non intendeva mandar giù rospi.


 


16-12-09   (01,01)


La montagna è un rilievo che supera i seicento metri di altezza.


Poi c’è chi con tutto un discorso inutile scende di seicento punti dal mio livello medio di stima in soli sei minuti. Entrambe forze naturali.


Non ho la pazienza di starmi accanto, figuriamoci di sentire pensieri altrui.


Ha ragione Lucy van Pelt, se tutti fossero d’accordo con me andrebbe benissimo.


 


(18,42)


“Quand’è contenta è troppo contenta, quand’è triste è troppo triste.”


 


(18,59)


E’ come tutti ma finge meglio di tutti.


 


(19,00)


Non mi importa niente. O meglio, mi piacerebbe volgere la frase al congiuntivo.

Commenti

  1. Come sei cambiata, (ex)piccola! Ti sei adeguata al mondo e alla contraddittorietà e insolubilità dei rapporti umani, sicuramente è utile ma non so se sia oggettivamente "bello" che il tuo incanto si sia dovuto indurire. La tua Unicità, la tua Identità era proprio quell'Incanto, lo sai. Mi ricordi tanto la Me di qualche anno fa...di tanti anni fa...forse io ho seguito il percorso inverso e in questi anni (ma chissà poi per quanto) sono tornata un po' "incantata".
    Scusa per come cazzo ho scritto, non riesco più a spiegarmi bene!
    Per ora non mi firmo, anzi mi firmo con una F, non immagineresti mai chi sono... ti lascio il dubbio e nessun altro riconoscibile simbolo di tastiera (che potrebbe tradirmi:)), non me ne volere, la prossima volta mi paleserò :)
    Kiss!

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  2. Puoi palesarti tranquillamente, non c'è problema. Così come non c'è incanto adesso... ma lo recupererò, credo proprio che lo farò.

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  3. cluri... era tanto che non ripassavo... parole dure le tue. Ti lascio un bacio

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  4. Tesoro: l'importante e' che l'incanto tu lo viva per te stessa: dentro di te, per cio' che sei.
    Anche se non lo condividi con nessuno, anche se alcuna persona ti ispira ad esternarlo.  Ma quando sei faccia a faccia con te nessuno puo' togliertelo, smontarlo, deluderlo. Nessuno puo' impedirti di goderne.
    E' talmente genuino che nulla puo' scalfirlo.
    Ti abbraccio stellina
    Finnicella Blu

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  5. Michi, che bello leggerti anche qui!
    Che dire... ti auguro di ritrovare presto il tuo incanto :)

    Un abbraccio tesorì
    Vale (anais)

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  6. Ciao Splendore,  Mi piacerebbe se conoscessi Ezio Vendrame.
    un abbraccio

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