(copiata e trovata in giro, chissà di quand'è... sta cosa potevo copiarla giusto anni fa)
Dall'introduzione del libro di Dostoevskij:
Dall'introduzione del libro di Dostoevskij:
Sogno come veleno, come droga.
"uomo del sottosuolo", l'uomo-topo che osserva il fluire della vita dalla sua tana.
E alla fine tutto crolla, i sogni svaniscono e l'ultimo episodio si intitola significativamente "Mattino", quasi a dire che la bellezza e il fascino delle notti era ingannevole ed il risveglio è spesso una delusione"
...e lei si ammalerà di consunzione: in lui rinascerà anche l'amore, ma troppo tardi -"cinque minuti di ritardo!"-troppi silenzi avevano portato alla morte quella mite creatura che non vedeva altro, nell'universo, che morte. La mite si era uccisa, ma con l'icona. dopo aver pregato.
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