Piove. Governo ladro.
Piove. Governo ladro. Mò lo dico con più indignazione e meno gusto.
Devo fare:
- La carta d’identità che scade dopodomani
- Il vaccino a Schiele, in ritardo di due giorni
- Spedire un paio di pacchetti, in ritardo di circa sei mesi
- Lavorare al sito Lqp e Silentpoint
- Rifarmi una coscienza-morale, c’è sempre tempo, ventisei anni più, ventisei anni meno, tutto di crea, nulla si distrugge, tranne che per qualche mio mondo personalizzato dall’ego!
- Fare il lavoro sugli aforismi sul silenzio, in ritardo di poco più d’un mese, io non voglio scrivere assolutamente niente per altri, non voglio dipingere, disegnare, scrivere per altri e so che quando inizierò di nuovo sarà sicuramente per altri.
Oggi non ho molto da darmi. Forse qualcosa da dare, paradosso.
Mi faccio passare l’accenno di voglia di fare, la mia giornata è iniziata sdraiata sotto alle coperte discutendo di priorità, la prima cavolata detta è stata “Non fa niente” e l’ultima ha avuto lo stesso suono.
Dovrei essere più banale, forse, o forse non c’è nessuno più banale di me nel rivendicare priorità individuali come se fossero lo stendardo dell’indipendenza e non c’è nessuno con cui parlare, nessuno adatto per parlarne, nessuno adatto neppure per stare in silenzio. Già vedo la presunzione del “ma come e io?”, nessuno.
Tutti questi eventi mi portano al pensiero d’esser sola.
La cosa assurda è che se mi mettessi davanti qualcuno con cui parlarne non avrei voglia di dire assolutamente niente. Vorrei solo mi leggesse dentro. Pretesa femminile.
La cosa assurda è che se mi mettessi davanti qualcuno con cui parlarne non avrei voglia di dire assolutamente niente. Vorrei solo mi leggesse dentro. Pretesa femminile.
Qua si fa a gara a chi desidera di più, non ho niente con cui difendermi. Non mi va più.
Me lo segno qua per ricordarmene, ho avuto timore nel dire che cambiavo idea, timore che s’incazzasse, così è stato, è fuoco quando resta deluso, io sono acqua, passo oltre e aspetto che passi l’ostacolo, chissà, magari poi somatizzo, da qualche parte dovrà pur uscire!
Mi sale sempre alla mente l’autodistrazione, l’autodistruzione, rivendicazione e tutto ciò che non servirebbe.
Sono sola nel pensiero?
Meglio la pioggia che la siccità. Almeno finché non diluvia.
RispondiEliminaTesoro si vede che hai fatto Accademia... chiamare una bestiola come Egon Schiele...
RispondiEliminaCavaliere, è per questo che amo la Primavera!
RispondiEliminaMarì, per motivi che non ti sto a dire si chiama Schiele e non Egon, chi non sa chi sia Egon Schiele si fa sempre venire il dubbio che il mio cane sia femmina o sia gay... solo perchè esistono tante cagnole di nome Sheila. Bah, 'gnurant! :P
Per fortuna lui non se l'è mai presa, il mio bestione nero-nevrotico come il tratto dell'artista!