Ogni giro di ruota era un giro di troppo, ogni chilometro mangiato era un chilometro in più.

M’importa poco se sono libera da vincoli, m’importa poco della forma se la sostanza è stupefacente, io resto qui.

E non è un “torna quando puoi”, è che oggi mi leggo negli occhi e mi pesa un po’ portare pensieri se non posso posarli su te.

Scaldi comunque nella mente, un autunno di passi e di foglie, di sorrisi e di sole.

Ho legato altri fili intrecciati al polso ed ho espresso un desiderio.

Non sentirmi costretta a restare se voglio andare.

Non gioco più ad aspettare, solo sono qui e ti vivo a distanza in quella vicinanza che si colma con il peso di alcune sfumature di verde lucente e di grigio leggero, con l’equilibrio di alcune parole che mi ricamano la mente.

Riascolto quella musica e non trovo ingiusta la tua assenza in questo vivere, perché non è d’assenza che si tratta, anche se gli sguardi non si incrociano mi scaldo il cuore con quel che resta di te.

Ed è sole… peccherò d’ingenuità ma non riesco a vederci altro, sono stata attenta ed ho guardato bene nell’impossibilità di quel che sembra e oltre ai nomi ci ho trovato anche i colori.

(Credo che siano i nomi e i mattoncini a fregarmi, per il resto mi pare di creare sogni da respirare)

Commenti

  1. e fin quando si creano sogni non c'è da preoccuparsi...

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  2. l'assenza è solo il silenzio di un cuore che non batte più.

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