06-07-05  (MilanoRoma)   21,35

Ho appoggiato il tutto in modo precario, il libro è già caduto una volta e trema tutto mentre il treno prosegue.

Mi sta portando lontano, comunque più lontana di dove vorrei.

Il pensare a me mi da (malinconia, che vuoi farci è la vita, è la vita la miaaa) in dono i passi che seguono i fiumi.

Traduco parole per ritrovare momenti.

Non sono ancora arrivata che ho già voglia di ripartire.

Incontro. Casuale. Pietra di luna. Libreria. Gelateria. Macchina. Volume a numeri dispari. (Prefazione).

Birra. Tappo. Sguardoabbraccio. (Prologo).

Pensiero e timore del poi. Ho lo scaccia pensieri.

E ogni volta che aggiungo due parole trema sulla mia pancia un nuovo messaggio, un ponte tra gli animi.

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