6/12/03 (14,06)BRR...
6/12/03 (14,06)
Riprendo quella cassetta e la ascolto dopo tanto tempo, come quando scrivevo i titoli sulle copertine con inchiostro di china e tentata precisione.
Master of Puppets - Metallica -
Giovedì al Qube ho assistito ad un colpo di fulmine, uno dei tanti, ma il più galante che abbia mai vissuto... forse con la fantasia ho ricamato un pò troppo...ma giuro, lì, in quegli sguardi brillava magia pura...
Dovrebbero fare un documentario su come socializza l'essere umano in discoteca.
E quello di giovedì sarebbe un caso eccezionale.
Ho vissuto per quegli attimi nel medioevo...
C'era musica di battaglie con chitarre come lame affilate e colpi di batteria usati per modellare le corazze pronte ad affrontare il metallo più tagliente, rumore di passi pesanti e continui su tavole di legno, vedevo tutta quella gente, a tratti una massa unica, ballare, saltare, correre e colpire, cadere e rialzarsi...
(Si chiama "pogare"... ma che resti fra noi... nella mia mente in quel frangente c'era una vera e propria battaglia con tanto di riti e scaramanzie, dove ogni tanto mi tuffavo per poi nascondermi al riparo!)
"Devo nascondere l'amuleto, proteggerlo vicino al cuore" e si nascose dietro ad una colonna, spalle appoggiate sul marmo freddo, mani sul cuore, dove poco prima quelle dita avevano nascosto l'amuleto a contatto con la pelle e le pieghe dell'abito.
La superstizione, la convinzione... perchè proteggere l'amuleto non avrebbe potuto proteggere il suo cuore...
Lui la vide, unico punto in ombra, mentre tutto il resto scintillava di lastre lucide riflesse nel vento, ma lei si avvicinò al gruppo per partecipare a quel movimento, senza riuscire mai a diventare "massa", si muoveva, si agitava saltando e il cavaliere la seguiva con lo sguardo, sarebbe diventato lui il suo amuleto, era là con la sua ombra a proteggerla... sempre... era in grado di far muovere energie, respingere forze e tutto ciò che avrebbe potuto farle del male...
Quella creatura era speciale...
Lei di nuovo in disparte, alternando momenti di movimenti eclettici nella folla, quasi a sfidare i colpi, a momenti in cui la colonna era il suo unico punto fermo, per respirare i colori, sentì il suo sguardo e lo cercò fra la folla, guardandolo negli occhi si fece forza, tentando di capire il perchè di tanta insistenza... ma lui, delicatamente si voltava, per girarsi di nuovo, lui era là e la guardava sicuro per farle capire che non doveva avere paura.
Lui tra la folla agitata, lei ferma da un lato protetta dal suo sguardo, fisso...
Per la seconda volta riuscì a sostenere un pò più a lungo quello sguardo, timidamente sorrise perchè aveva capito... i suoi erano occhi sinceri.
Ma non contraccambiò quel sorriso. Serio. Lui continuava a posare gli occhi su di lei.
Serio e incantato...
Passarono le ore...
I loro sguardi si cercavano tra la folla e ogni volta in cui si incrociavano avevano il potere di far rallentare i movimenti intorno e di attutire ovattando tutti i suoni.
Ma di nuovo rumore di spade respinte e di nuovo caos, ancora lui vicino a lei, stavolta più vicino, senza guardarla, le volgeva le spalle, il suo sguardo attento ora era pronto a respingere ogni possibile attacco, così, quando qualcuno si avvicinava lui lo reindirizzava nella folla.
Lei sorrise ancora... un sorriso fatto alle sue spalle, perchè lui le copriva la visuale, lui ora era anche il suo scudo...
Quasi per gioco lei si lanciò tra la folla, lui la lasciò fare, ammirò il suo coraggio dispettoso ma non la perdeva mai di vista perchè non sarebbe mai dovuto accaderle nulla di spiacevole, sempre pronto a soccorrerla, sempre pronto a farsi da parte quando lei dimostrava di sapersela cavare benissimo da sola.
Mentre le danze stavano per volgere al termine, tutto intorno si fece più lento, lei cercava ancora quegli occhi guardandosi discretamente vicino... dov'era andato?
Il timore era quello di non poterlo vedere più perchè poteva essersi allontanato e lei sarebbe dovuta tornare a casa senza poterlo salutare o ringraziare...
Lui era proprio lì dietro alla colonna e timidamente si avvicinò, per la prima volta le sorrise, lei lusingata e visibilmente imbarazzata disse qualcosa, le mani si sfiorarono per un attimo, ma lei doveva tornare a casa e lui non poteva trattenerla, erano chiamati indietro per vivere le loro rispettive vite...
"Ma non posso lasciarti andare se mi guardi così... chiudi gli occhi e me ne andrò..."
Indecisa infine chiuse gli occhi lentamente... e lui si allontanò... respingendo il pensiero che quella sarebbe potuta essere l'ultima occasione per stringerle le mani, rispettandola profondamente si fece da parte e camminò guardando i passi da percorrere...
Lei volle darsi un'ultima possibilità...
A passi rapidi tornò da lui, lo strinse a sè per un attimo e corse via di nuovo, veloce verso la discesa... avrebbe voluto dire molto di più, perchè quegli attimi erano stati speciali ma non trovava le parole e comunque ogni descrizione possibile avrebbe sminuito l'emozione... così scappo via... ancora...
Lui ... stupito... rassegnato... occhi chiusi e mani sulla testa per raccogliere il sogno, per far si che quell'attimo potesse rimanere incastrato fra le dita... di nuovo era solo...
Lei... sogno a metà... non potendo sostenere la magia... scappò via... verso un presente che a casa l'attendeva...
...bellissimo, giuro... bellissimo... la luce che c'era in quegli sguardi... la delusione nel doversi perdere... ma tutto era parte dell'incanto, anche la fine...
Lui balla e non la guarda
Lei balla e non lo vede
Ma quando i due si sfiorano... il pavimento cede!
Elettrojoyce - Girasole
Ricambio la tua visita... Complimenti... Hai una fantasia smisurata e la esprimi benissimo con le parole. Anche qui si sta bene... tornerò a trovarti ogni tanto. Un bacio.
RispondiEliminaMi sa che quando passero' al kube ti daro' lezioni di 'accaparramento di numero di telefono' , 'depistaggio di conoscenti ed ex ragazzi' , e 'faccia di bronzo'..giuro..Sono un'esperto di queste arti specialmente nelle discoteche rock :) Buona Fortuna (ma e' probabile che giovedi la ribecchi..) Seeker
RispondiEliminaPer un pò è sembrato di esserci. Ma la discoteca era lontana, vicino era il pensiero di qualcosa forse accaduto o desiderabile che avvenga.
RispondiEliminaChe la festa sia con te.
Seeker: Blackout, Qube, in ogni modo..."Buona fortuna!" è sempre un buon augurio, sarei interessata al metodo "depistaggio faccie di bronzo", è sempre carino poter smontare chi si mostra pieno di sè..purtroppo specie in questi posti è davvero pieno di gente così, tanto che all'inizio mi sale una tristezza..poi mi lascio andare nell'osservare questi corteggiamenti platonici, nel fantasticare, che è sempre una gran cosa! ;) Vediamo Giovedì..
RispondiEliminaLord, sei il benvenuto! =)
RispondiEliminaMi fa piacere che aleggi il dubbio, l'intenzione infatti era proprio quella di fermare un momento, un pensiero, un sogno, esattamente x come l'ho vissuto... etereo... vago... e che la festa sia con noi! ;)
RispondiEliminaLeggendo mi sembra di sentire tutt'intorno quel mondo che descrivi...amo profondamente questi momenti di magia che ancora ogni tanto,per fortuna, accadono.Buona giornata,1 kiss -Ra-
RispondiEliminaA me viene sempre in mente quel film... non voglio intrappolarmici ma parla troppo di me...
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