“Non c’è volontà di comprendere

E questo corrompe la società”

All’improvviso lo prendi e ci sbatti su lettere su lettere su lettere e neppure un suono e nascondi le dita e con che cavolo di codice vuoi parlare adesso?

Respiro.

Prendo e ricomincio dal principio.

Respirarti dentro.

Ho cercato di stare dritta in questi giorni e di respirare correttamente.

Mi si è amplificato il tutto e così se ho detto che sapevo che dopo gli alti ci sono i bassi ora dico che in verità, io lo riscrivo ancora ed ancora ed ancora, l’arcodamore lo ammiravo, lo scrivo ora, ed è una nuova e forse prima volta che io quell’arco, oggi, lo vedo e lo temo nell’ammirazione e lo cerco forse ma ne resto prudentemente a distanza e lo osservo perché non mi travolga i respiri.

Che poi resto senza.

Messa giù la carta ho miliardi di immagini di cui parlare ma come quando dicevo di no e nascondendomi al freddo dietro al cappuccio, credo di non essere pronta, come con dietro l’antico monastero e le mani tremanti “ho paura, non dico di no” (solo non chiedere ora), ah, di cinghiali, di treni, di pioggia, di mal di testa, di futuro, di colori, di fuoco e di acqua, di cerchi, di gatti, di piante, di danza del ventre, di chiusura di colpo, di paura anche, di pasta di mais, di prendersi cura di, di sentirsi anomala, di la tua è una fortuna, di gruppo, di troppe cose dovrei parlare… cerco solo il momento giusto, che le cose si chiariscano un po’, che tra le tante perdo i punti di riferimento, perdo i fili del discorso…

Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

LQP

...