E poi chissà se arriverà il giorno in cui potrò dire che amavo in occlusione con pensieri e fili da seguire e coerenza esplosa in angoli ammuffiti dove ho passato le mie serate.
"Erano questi i gradini dove eri seduta?"
Erano questi credo...
E verrai a vederli, ad immaginare la posizione delle dita nascoste nelle tasche, le gambe intrecciate ed il freddo pungente.
Verrà il giorno in cui dichiarare che era amore quello nascosto e che è stato soffocato in giorni in cui insicurezza non muoveva un passo e l'equilibrio cercato, malato, oscillava ubriaco in contorsioni di note jazz.
"mi manchi sì
ma non mi manca
il tempo andato
ed i suoi incanti..."
Lasciami libera di apostrofarmi, di ritornare, di contraddirmi, di andare via di nuovo, ogni volta che...
LQP
16-07-10 (18 e qualcosa, Villa Gordiani, Io & Schiele) (Sulla setta) Pensavo a Loredana, al “Pronto, puoi aiutarmi?” e al “…non importa aspetterò mercoledì…impazzirò da sola!” e alle lacrime negli occhi, al credere di poter, realmente, impazzire, al di là dei modi di dire. Ci sono dei meccanismi psicologici che un Maestro dovrebbe poter prevedere, non ci vuole molto… una volta che ti sei “messa nelle mani” di un Maestro, perché così ti è stato insegnato, ad affidarti completamente, a fare ciò che lui ti suggerisce, ti accenna, ti induce a fare direttamente, lui sa perfettamente – perché è il tuo Maestro – che tu farai o che tu non farai ciò che lui ti dirà di fare, sempre nel nome di una libertà individuale e di un rapporto personale con il Maestro e del segreto che va mantenuto in quella stanza. La libertà di cui ampiamente si parla, dov’è? Nella scelta – libera – di farsi manipolare? Nella dipendenza psicologica? O nel potersene andare? Allora, grazie Alfre...
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