18-12-04 (18,25)
di corsa e nessuno sguardo acido per il ritardo, siamo solo quattro, il quinto personaggio aggiunto dopo e direttamente dopo il viaggio, sali sul treno, nona carrozza e via. maledetto costosissimo eurostar. siamo già arrivati? non c'erano animali piattolosi a farci compagnia? e non ti fa male il collo? magia dell'eurostar. costosissimo eurostar.
per il rientro intercity che io domani sera devo regalare altri soldi al maestro vinicio che legge e canta per noi tutti esseri paganti... memore del concerto gratuito vicino potenza con il palchetto di legno come nei migliori concerti paesani e la gente di vino e allegria farò un alto e pretenzioso confronto.
in ritardo, ovvio. mannaggiamme!
arrivati a firenze... troppi troppi ricordi per due soli viaggi, l'incontro con le fate nere e il ritorno dal pistoia blues, stessa voce al telefono, infatti avrei voluto risentirla, ma ne ho fatto a meno.
ho mischiato i giorni e capito che i ricordi sono inutili da spiegare.
sarei partita x milano se non avessi avuto il concerto il giorno dopo, partire ancora...
e milioni di volti appesi sui quadri e il corridoio della collezione antica e gli autoritratti contemporanei dello spazio "moi!" bellissimi.
l'intrippo nel gioco degli specchi. chi guarda chi, chi è infimo e chi fedele, chi è il gatto e chi il cane... e lo sguardo tuttavia calmo.
prendi una ragazza e mettila a lavorare a maglia una sciarpa, una lunghissima sciarpa che crescendo la avvolge dalla testa ai piedi, una ragazza dentro una sfera di vetro che gioca con se stessa, come dare l'effetto neve?
prendi un poeta ansioso e infilalo dentro ad un vagone di un intercity senza che lui riesca a chiudere un occhio, infilalo nel suddetto eurostar e vietali di nominare carmelo bene per più di tre volte e conta quanti sinonimi riesce a trovarti per tutta la giornata da non ripetere ogniuno per più di tre volte. A fine giornata cede.
Gioca al farsi domande, gioca per avere risposte, gioco anch'io.
"c'era musica e pianto e lui diceva "è colpa mia"
c'era sogno e possesso, lei diceva "è colpa tua""
Un solo sguardo incastrato nel ricordo dell'assistente quando ho detto "per problemi emotivi", ma quello lo tengo per me, lui che proseguiva per bologna, io che ho immaginato il suo viaggio e le dita inciampare nel manico della valigia.
LQP
16-07-10 (18 e qualcosa, Villa Gordiani, Io & Schiele) (Sulla setta) Pensavo a Loredana, al “Pronto, puoi aiutarmi?” e al “…non importa aspetterò mercoledì…impazzirò da sola!” e alle lacrime negli occhi, al credere di poter, realmente, impazzire, al di là dei modi di dire. Ci sono dei meccanismi psicologici che un Maestro dovrebbe poter prevedere, non ci vuole molto… una volta che ti sei “messa nelle mani” di un Maestro, perché così ti è stato insegnato, ad affidarti completamente, a fare ciò che lui ti suggerisce, ti accenna, ti induce a fare direttamente, lui sa perfettamente – perché è il tuo Maestro – che tu farai o che tu non farai ciò che lui ti dirà di fare, sempre nel nome di una libertà individuale e di un rapporto personale con il Maestro e del segreto che va mantenuto in quella stanza. La libertà di cui ampiamente si parla, dov’è? Nella scelta – libera – di farsi manipolare? Nella dipendenza psicologica? O nel potersene andare? Allora, grazie Alfre...
Allora allora...com'è andato il concerto del signor Capossela? :P 1 abbraccione forte + 1 bacio -Ra-
RispondiEliminaera il reading del suo libro "non si muore tutte le mattine"... poche canzoni... "rebetico" che è una della mie preferite fra le altre...veramente bello, ero carica di pensieri, tanti spunti, tanta vita!
RispondiEliminasarei dovuta tornare a casa e invece mi sono andata a rovinare la nottata alla maggiolina. vabbè. sorvolo.
Temo di no, che certe cose non finiscano mai.
RispondiEliminaIl potere del passato ha qualcosa di mostruoso. e vediamo di brevettarlo, 'sto etilometro per cellulari (magari facciamo pure un po' di soldi).
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io qui ti aspetto ancora cmq... il tempo c'è, l'alloggio anche... cosa vuoi di più dalla vita.
RispondiEliminaun bacio a te e ai tuoi bellissimi pensieri