14-02-05    02,34
Non apparivo mai nelle sue immagini perché nella sua vita ero più di un’apparizione
Ma volatile come gas, come fiaba del – nessun “ c’era”,  perché  “una volta”  basta e avanza –
Con l’estate diventavo meno appariscente ma più presente nelle sere.
Non cambiavano le cose, uscivo di più e Roma offriva più cose, potevo essere un po’ più vicina, consistente, meno eterea.
Ma tutto riprendeva forma originale poi. Peccato.
La forma del peccato.

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